La Storia
Cari lettori e care lettrici molti di voi ricorderanno alcuni eventi storici importanti che hanno segnato le sorti dell’Umanità, come: le grandi Guerre Mondiali, un susseguirsi di eventi e carichi di cambiamenti e significative svolte, la guerra fredda tra Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica, la caduta del muro di Berlino, l’attentato al World Trade Center, l’introduzione dell’Euro, la guerra in Iraq, la morte di papa Wojtyla, il primo presidente afroamericano negli Stati Uniti, la strage del Bataclan a Parigi, la Brexit, l’incendio di Notre Dame, la Pandemia Covid-19, la guerra tra Russia e Ucraina…
Tutti questi accadimenti che si sono susseguiti insieme con altri ci vedono a volte spettatori, ma se fosse così, non avrebbe alcun senso che accadessero!
La mia è ovviamente una provocazione! Mi spiego meglio. Dagli eventi della Storia, belli o brutti che siano, dobbiamo trarne un insegnamento, diciamo più egoisticamente, un vantaggio, nel senso che devono aiutarci a riflettere, a capire, a evitare di commettere errori, a migliorare le nostre azioni e i nostri pensieri.
Già da tempo questo concetto era stato chiaro a Marco Tullio Cicerone nella sua opera De Oratore, quando con una locuzione latina sosteneva che “la Storia in verità è testimone dei tempi, luce della Verità, vita della Memoria, Maestra di Vita, messaggera dell’Antichità”.
Cicerone dà una descrizione della storia in ogni suo aspetto, soffermandosi sulla fondamentale importanza della sua funzione istruttiva, capace di far rivivere i morti nei viventi, lasciandone un ricordo indelebile.
Pertanto, questa è la funzione della Storia, materia spesso superficialmente studiata o tralasciata, che rappresenta invece una grande risorsa.
Infatti, oggi studiare la Storia ha una grande valenza culturale, poiché insegna le origini della società e delle differenti culture, ci porta a conoscenza delle nostre radici, ci rende incredibilmente vicini ad un mondo lontano, seppur familiare, con il quale condividiamo l’eredità.
A molti sarà noto il filosofo, storico e giurista Gian Battista Vico il quale sviluppò la teoria dei “corsi e ricorsi storici”, secondo cui determinati eventi e avvenimenti che caratterizzano e animano lo scenario storico del mondo, si ripetono, anzi vengono addirittura proposti ciclicamente. Quindi la Storia si ripete sempre ed è nostra amica, non è a noi avversa, proprio perché ci dà un vantaggio!
Perché, vi domanderete! Semplice!
Studiarla, capire le dinamiche dei vari accadimenti e dei diversi comportamenti, può esserci utile, può aiutarci a non ripetere gli errori, può ispirarci a essere migliori, più umili ma pricipalmente più consapevoli.
Vi domando: quanti di voi hanno studiato la Storia, entusiasmandosi? E ancora quanti di voi si sono chiesti il perché dell’accadere di alcuni eventi?
Sono certa che pochi avranno trovato questa materia entusiasmante anzi, piuttosto noiosa. Ebbene, studiare la storia non significa dunque solo imparare date, nomi di grandi personaggi, cause e conseguenze ma in realtà è molto, molto di più.
Infatti, la storia ci fa comprendere i vari e più diversi cambiamenti ed evoluzioni nella società, determina il senso di identità personale e nazionale, costruisce la memoria, ci ispira e ci insegna.
Purtroppo però si deve amaramente costatare che ancora oggi la storia non è molto apprezzata dagli studenti, forse perché in poche ore di lezione troppo sono vasti gli argomenti da affrontare, a volte interi secoli; oppure l’approccio allo studio della storia non stimola la curiosità dei giovani studenti che sono sempre meno interessati a sapere e, dato più importante, a chiedersi il perché di determinate azioni o scelte politiche, studiandone la connessione logica e temporale.
Un modo nuovo per interessare gli alunni allo studio della Storia, incuriosendoli, potrebbe essere proporgli di leggere le biografie dei grandi personaggi storici o guardare i film dedicati a personaggi o ad avvenimenti storici, poiché la stimolazione visiva lascia maggior traccia nella memoria umana.
Oppure proporrei incontri con anziani, la vera memoria storica della nostra nazione, che riescano a trasmettere la “vera storia” ai giovani, facendoli appassionare, incuriosire ed interessare, lasciandoli così trascinare dai racconti per entrare in un mondo fatto non solo di asettici eventi storici ma principalmente di emozioni e sentimenti.
Quest’ultimo, per me, il modo migliore per imparare.
Infine, concludo con una frase di Confucio che, per la sua semplicità, verità e per il suo profondo contenuto, mi colpissce: “ Studia il passato se vuoi prevedere il futuro”.
Alla prossima!