Bella, non soltanto l’8 marzo
[…] Bella, gli occhi non li contiene il tuo volto, non li contiene la terra. Ci sono paesi, fiumi nei tuoi occhi, c’è la mia patria nei tuoi occhi, io vi cammino, essi danno luce al mondo dove io cammino. Bella. […] PABLO NERUDA
Voglio iniziare il mio editoriale con la splendida poesia di Pablo Neruda, “Bella” un inno d’amore sincero, affascinato, calato nell’ambiente che lo circonda. E proprio partendo dai versi romantici del poeta cileno, a Palazzo del Poeta abbiamo costruito un evento che ha ribaltato il comune denominatore di questi ultimi anni in cui l’8 marzo è diventato uno spunto per manifestare il proprio no a violenza e femminicidi. In collaborazione con il centro polispecialistico Chirone, che da anni si prende cura di migliaia di donne, è nato BELLA, manifestazione declinata su diverse direttrici.
Abbiamo dato vita ad una performance teatrale ideata e realizzata dall’attrice Francesca Vaccaro e dagli attori Tommaso Gioietta e Alessandro Cassata che hanno letto i versi di Pablo Neruda. Attorno al percorso di ricostruzione storica, anche due monologhi interpretati da Liliana Sinagra.
A questo, si è aggiunto il momento “Ce lo raccontano gli uomini”, dove palco, riflettori e microfono sono stati dati a uomini che hanno interpretato poesie scritte da donne, edite da Spazio Cultura di Nicola Macaione.
Per concludere questo breve editoriale, abbiamo parlato di donne, con le donne e con gli uomini, ma ricordando quanto ognuna di noi è bella, viva, piena di aspettative, di voglia di cose da fare e da costruire. Perché ognuna è bella a modo suo, ma deve essere libera di esserlo.