Valentina Frinchi e il suo universo musicale: storie, suoni, visioni
Chi è Valentina Frinchi?
Palermitana di nascita, è giornalista e scrittrice. Nella comunicazione ha trovato non solo una professione, ma una vera e propria direzione di vita. Un percorso costruito nel tempo, alimentato dalla curiosità, dall’ascolto e da una passione profonda per la musica, sua compagna fedele in ogni momento della sua esistenza. La musica, come lei stessa ama ricordare, è il suo vero antidoto “Ascoltatela tutta, andate ad emozionarvi dal vivo, sentite note e parole, foraggiatevi con la passione più grande di tutti i tempi. Ricordatevi di una canzone, andate ai concerti, lasciatevi scappare una lacrima di sensibilità».

Valentina ama mettersi in discussione, scoprirsi e riscoprirsi, accogliendo le sfide come occasioni di crescita. Un’attitudine che si riflette anche nella sua produzione di scrittrice. È autrice di “Parlami di musica… e non andare via”, “Positiva di spirito” e “Come il soffio di un’antenna. Storia delle radio libere siciliane,” un viaggio nel tempo sulle radio libere siciliane, memoria di un fenomeno culturale che ha cambiato il mondo della comunicazione. Ma Valentina la radio non solo l’ha narrata, lei l’ha vissuta anche da protagonista. Soprannominata “la signora degli eventi” per le manifestazioni culturali e gli eventi musicali che organizza nella nostra città, ama scoprirsi e riscoprirsi tutte le volte che la vita gliene offre l’opportunità.
Nella sua professione, come nel suo percorso umano, dimostra una profonda sensibilità raccontando storie e trasformando emozioni e vissuti in narrazione condivisa. La sua è una voce che continua a sintonizzarsi sul mondo, senza mai smettere di cercare la propria frequenza.
Sintonizziamoci sulle pagine del suo libro “Come il soffio di un’antenna – storia delle radio libere siciliane“


C’è una data che segna nella storia della comunicazione italiana uno spartiacque, è il 27 luglio 1976 nascita ufficiale delle radio libere. Finisce il monopolio della radio di Stato e si apre uno spazio nuovo, fatto di voci, sperimentazione e libertà.
La giornalista Valentina Frinchi nel libro, Come il soffio di un’antenna – storia delle radio libere siciliane, pubblicato da Navarra Editore, inizia a narrare partendo proprio da quella data rivoluzionaria. Un atto di rottura che ha cambiato per sempre il modo di fare e vivere la radio. Un’avventura lunga diciassette mesi di faticoso lavoro sul campo fatta di interviste, incontri, e tanto ascolto empatico. Oltre quaranta testimonianze raccolte tra editori, speaker, dj, tecnici, imprenditori del disco. Un mosaico di storie ricostruite bussando delicatamente nella vita di uomini e donne siciliane per descrivere con cura, scene e fatti che potessero restituire il clima di un’epoca.
È un viaggio nella musica, nel suo significato più ampio. Non solo note, ma identità, desiderio, risorse umane e creative che hanno vissuto la liberalizzazione dell’etere. Il racconto ripercorre la storia delle radio a Palermo dagli anni Settanta fino ai giorni nostri, dall’epoca pionieristica della modulazione di frequenza, all’attuale stagione della radiofrequenza digitale. Quasi cinquant’anni di vita scanditi da tentativi, intuizioni, errori e grandi slanci fai da te.

Emergono storie di passioni ostinate, di entusiasmi che resistevano anche quando tutto sembrava difficile. Circuiti economici che hanno fatto scuola, innovazioni commerciali, il ruolo centrale della radio nella crescita dell’industria discografica palermitana. Una sinergia potente tra imprenditori e radiofonici, capace di generare un fermento culturale e commerciale unico.
“Come il soffio di un’antenna” è anche il ritratto di una comunità viva, creativa, giovane ed intraprendente. Un racconto che attraversa la vita di giovani sognatori e sognatrici degli anni Settanta, il loro modo di guardare il mondo, di comunicare, di sentirsi parte di qualcosa. Una stagione irripetibile, fatta di voglia di esserci, di credere, di costruire dal nulla affidandosi solo alla passione ed ai sogni.
Nel cuore del libro c’è anche l’esperienza personale dell’autrice: un viaggio umano, prima ancora che professionale. Diciassette mesi in cui le interviste diventano incontri, le storie creano legami, le emozioni lasciano il segno. La radio emerge come un fatto identitario: ogni playlist, ogni scelta musicale racconta chi c’è dietro un microfono. Un linguaggio riconoscibile, un’impronta personale.
“Dimmelo con una canzone” diventa così una chiave di lettura: un passaporto per viaggiare in frequenza, per farsi riconoscere, per raccontarsi. Perché, come suggerisce il titolo, la radio è davvero questo: un soffio invisibile che attraversa il tempo, accende immaginazione e continua a unire le persone.
Marisa Di Simone