Una casa per la musica a Budapest

Musica e natura sono un connubio inscindibile nella casa della musica di Budapest. Un edificio che dialoga con l’ambiente circostante, armonizzando luce e suoni tra interno ed esterno.

Non c’è interruzione ma un “pentagramma” continuo tra la casa, gli alberi ed il verde.

La facciata a vetri prolunga lo spazio ed apre lo sguardo, come un’eco che si propaga nello spazio circostante.
La copertura ondulata del tetto richiama le onde sonore ed accoglie, tra le sue aperture di diversa ampiezza, gli alberi. Le loro chiome si protendono verso l’infinita luce, richiamando la parte interna del tetto, ricoperta da migliaia di foglie dalla tonalità dorata. Lo studio di architettura giapponese, Sou Fujimoto, ha realizzato un edificio nel rispetto dell’ambiente, la maggior parte del rifornimento energetico proviene dall’energia geotermica del sottosuolo, mentre la parte restante viene prodotta da pannelli solari termici che fornisco acqua calda sanitaria. Un’altra particolarità è la cupola sonora emisferica che s’ispira al primo auditorium sferico del mondo. La Germania lo realizzò in occasione dell’Expo mondiale a Osaka nel 1970, seguendo le indicazioni dettate dal grande compositore tedesco Karlheinz Stockhausens. Sou Fujimoto ha tratto ispirazione da quell’idea, permettendo ai visitatori di sperimentare il suono surround prodotto da ogni direzione, da circa 31 altoparlanti.
Un’esperienza unica in cui è consigliabile perdersi nella foresta della musica tra innovazione e rispetto della natura.

Marisa Di Simone

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